lunedì 3 febbraio 2014

Dyson DC62 AnimalPro: difficile farne a meno





Dice ti è piaciuta l’aspirapolvere Dyson DC42 AnimalPro, vero? Allora non puoi non provare la Digital Slim DC62! Non sto scherzando, mi è stata davvero data la possibilità di provare la nuova scopa ricaricabile Dyson DC62. Potevano farmi più felice di così?
Ogni occasione è buona per brandire il mio nuovo strumento di distruzione di massa polverosa che, appena arrivato, ha guadagnato il posto d’onore nel ripostiglio. Non c’è acaro, briciola o pelo di Mirtilla che non tremi al solo sentirlo sganciare dal suo alloggiamento.
Se poco meno di un anno fa ero risultata alquanto avventata nell’aver dichiarato amore eterno all’aspirapolvere verticale DC45 dopo soli 10 giorni di utilizzo, questa volta ho voluto andarci più cauta. Mi sono presa un tempo più lungo, ben tre settimane!, per provarla, testarla, criticarla e… amarla!

Il meglio di sé ha iniziato a darlo una volta che la base di carica è stata fissata alla parete. Finché l’ho tenuta “volante” tra il bagno e il corridoio, oltre a non avere la benché minima stabilità, le operazioni di aggancio/sgancio erano piuttosto macchinose, perché non si riusciva a imprimere la giusta forza per staccare la scopa dalla batteria.

Leggera, maneggevole, con la scopa perfettamente snodabile attaccata direttamente al bastone, riesce a passare anche sotto la maggior parte dei mobili presenti in casa. Perfetta in ogni ambiente, rimuove polveri (anche e soprattutto quelle sottili) e i peli degli animali, e con un gatto in casa direi che sia un requisito fondamentale!

L’apice della mia casalinghitudine disperata l’ho sempre raggiunto al momento di pulire la libreria in salotto, 8m2 di libri, ninnoli, cornici, tv decoder e cavetti vari. Anche se l’impresa non è assolutamente salita in vetta alla mia personale classifica delle faccende domestiche, nonostante fosse stata già ampiamente semplificata dalla DC42 e il suo tubo estensibile, trovo assai esaltante arrampicarmi sulla scaletta armata di una pistolona aspirante dal peso notevolmente contenuto e senza cavi da dover gestire e sui quali non inciampare.

Ci ho messo tre settimane, mi sono impegnata e mi sono concentrata perché volevo scrivere un post il più obiettivo possibile. E si, alla fine all’aspirapolvere DC62 AnimalPro un paio di difettucci li ho trovati.
Ammetto di non essere un’esperta in materia di scope elettriche ricaricabili ma, in tutta onestà, 20 minuti di autonomia a fronte di 3 ore e mezza di carica non mi sembrano molte. E questo fa sì che la Digital Slim DC62 AnimalPro non possa che essere una “scopa aggiuntiva”, di sicuro e facile utilizzo; maneggevole e sempre a portata di mano, ma che non possa sostituire un’aspirapolvere “tradizionale”, a traino o verticale, dotata di cavo elettrico. E, secondo ma non secondario aspetto, credo che il costo sia ancora un filino elevato per “una scopa in più”, anche se veramente utile, direi quasi indispensabile!

Inoltre, paragonato al modello DC42, la pulizia del serbatoio è un tantino complicata, probabilmente perché più piccolo ma, mentre con il DC42 basta una sgrullatina e il serbatoio si svuota senza doverci infilare nemmeno un dito, per svuotare e pulire il serbatoio della DC62, finora ho dovuto smontarlo quasi interamente e passare con le mani per liberare i filtri da tutto ciò che era stato “tirato su”.

Ad ogni modo, oltre alle mie considerazioni “sul campo”, ritengo che non si possa assolutamente trascurare tutto ciò che c’è dietro al mondo degli aspirapolveri Dyson, soprattutto in termini di sostenibilità, un argomento a me molto caro e sui quali, giurateci, tornerò a scrivere.

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